venerdì 30 marzo 2007

CONTROLLARE LA T: I 7 CONSIGLI DA NON DIMENTICARE

Il quarto punto della lista dei “7 consigli da non dimenticare” riguarda un altro aspetto tattico del gioco dello squash, ossia quello di controllare la “T”. La “T” non è altro che la zona centrale del campo vicino all’intersezione delle righe del servizio.

Chi domina la "T" vince! Quante centinaia di volte avete sentito questa frase? Per quanto banale e semplice possa essere questa affermazione devo dire che risponde al vero. La chiave del successo di un incontro di squash, quella cosa che permette di controllare gli scambi, sta nel dominare la "T", nello stare in centro al campo.


L’incrocio delle righe forma la “T”

Ma come si fa a controllare la "T"?
  • Il primo passo lo avete già fatto. Giocare la pallina negli angoli (come spiegato nel terzo punto dei 7 consigli da non dimenticare) permette di avere tutto il tempo necessario per muoversi verso il centro del campo.
  • Il secondo passo è quello di muoversi rapidamente dopo ogni colpo. Non ci deve essere esitazione, dopo aver colpito la pallina bisogna raggiungere la “T” e da li attendere il colpo dell’avversario.
Cosa significa controllare la “T”?

Significa principalmente far spostare l'avversario da un angolo all'altro del campo muovendosi il meno possibile. Un esempio pratico è questo: mandate il vostro avversario nell'angolo di fondocampo con un bel lungolinea e attendete in centro la sua risposta; se lui gioca un boast, voi farete una smorzata nell'angolo opposto e ritornerete di nuovo in centro ad aspettare il colpo successivo; il vostro avversario farà di corsa la diagonale del campo e, se vi gioca un incrociato voi cercherete di intercettarlo al volo giocando un altro lungolinea nell'angolo di fondocampo, se invece vi fa una controsmorzata, voi giocherete un lungolinea o un incrociato a fondocampo. E via di seguito.

Questo significa dominare la "T", costringere l’avversario a muoversi continuamente da un angolo all'altro senza tregua. In questo modo prenderà tutti i vostri colpi nel primo game, la metà dei vostri colpi nel secondo game, vi stringerà la mano nel terzo.

Attenzione, quando si parla di “T”, di centro del campo, lo si fa per rendere l’idea chiara. In realtà la vostra posizione di attesa non deve essere proprio all’incrocio delle righe, ma leggermente più indietro. Al centro delle righe ci stanno i professionisti (forse) che sono veloci e hanno riflessi da felini. Il vostro posto è tra la metà e la fine del box di servizio.



La zona di attesa, leggermente più indietro rispetto alla "T"




giovedì 29 marzo 2007

LO SQUASH FINALMENTE SULLA GAZZETTA!

Finalmente ci siamo arrivati anche noi. Lo squash è approdato in prima pagina sulla Gazzetta dello Sport (la versione web per questa volta).



Tuttavia la storia lascia un pò perplessi. Si parla di un ex-campione italiano, ormai ex-giocatore di squash, un pò appesantito, che è riuscito a vincere una partita dando spettacolo in un club di Milano.

Non capiamo se l'avversario quel giorno fosse distratto o cosa, ma il risultato è alquanto netto e senza possibilità di replica.

Siamo contenti per l'ex-campione italiano perchè l'ultima volta che lo abbiamo incrociato su un parquet è stato visto soccombere e stramazzare a terra battuto da un ciclista (di media classifica tra l'altro!).

mercoledì 28 marzo 2007

GIOCARE LA PALLINA NEGLI ANGOLI: I 7 CONSIGLI DA NON DIMENTICARE

Il terzo consiglio della serie “i 7 da non dimenticare” è il primo vero suggerimento tattico per un principiante. Ricordatevi di tenere il vostro avversario lontano dal centro del campo, la famosa “T”.

Come si fa? Semplice, o abbastanza semplice sulla carta: bisogna giocare dei colpi con una traiettoria tale che la pallina atterri negli angoli del campo (sia quelli posteriori che quelli anteriori).



In verde sono evidenziate le zone in cui devono essere giocati la maggioranza dei propri colpi

Quando la vostra pallina rimbalza nell’angolo posteriore del campo vicino al vetro il vostro avversario sarà costretto a “lasciare” incustodito il centro per andare a prenderla; così come egli sarà costretto a spostarsi dalla “T” quando giocate una pallina che rimbalza nell’angolo anteriore.



Se la pallina è negli angoli il vostro avversario è costretto a spostarsi dalla “T”

Il vero errore dello squashista principiante è quello di credere che occorra solamente picchiare la pallina con tutta la forza possibile. Tantissime volte la forza è sinonimo di imprecisione e la maggior parte dei colpi avranno delle traiettorie che passano per il centro o, peggio, che rimbalzano vicino alla “T”. In questo modo il giocatore si crea da solo uno svantaggio in quanto permette all’avversario di poter prendere i colpi senza troppo sforzo.

Allora, quali sono i colpi da fare? Suggerisco sempre di partire da un idea facile da ricordare. Se il vostro avversario è davanti a voi, qualsiasi colpo che atterra negli angoli di fondocampo va bene (lungolinea, incrociato, pallonetto); se il vostro avversario è dietro a voi, qualsiasi colpo che atterra negli angoli davanti va bene (smorzata, volee di chiusura, boast a due sponde).



Il vostro avversario (B) è davanti a voi (A), lungolinea o incrociato in fondo al campo sono perfetti


Il vostro avversario (B) è dietro a voi (A), smorzata diritta o incrociata, al volo o a rimbalzo, o boast a due sponde sono perfetti

I consigli da non dimenticare:
  • i vostri lungolinea o incrociati non devono essere troppo bassi sul muro frontale; se la pallina picchia circa all’altezza della linea del servizio sarà più che sufficiente per far arrivare il vostro colpo oltre il box di servizio.
  • il vostro lungolinea, a rimbalzo o al volo, non deve colpire la parete laterale, ma deve scorrere verso il fondo del campo senza nessun intoppo.
  • il vostro boast deve rimbalzare a terra prima di colpire la parete laterale opposta.
  • la vostra smorzata deve rimbalzare a terra prima di colpire la parete laterale.

lunedì 26 marzo 2007

TENERE LA TESTA DELLA RACCHETTA IN ALTO: I 7 CONSIGLI DA NON DIMENTICARE

Il secondo consiglio per i principianti della serie i “7 da non dimenticare” riguarda un aspetto tecnico del gioco dello squash: quello di tenere la testa della racchetta rivolta verso l’alto quando si è in attesa del colpo dell’avversario.

Il motivo per cui bisogna comportarsi in questa maniera è abbastanza
facile da capire: quando si ha la racchetta già pronta, anche nel momento in cui si attende il colpo dell’avversario, ci vorrà una frazione di secondo per preparare il proprio swing e colpire la pallina. Sarete nella situazione ideale per poter prendere tutti i tipi di colpi, sia quelli “facili”, sia quelli che vi prendono di sorpresa o che rimbalzano contro qualche spigolo inaspettato.



attesa con la testa della racchetta rivolta verso l'alto

All’opposto, quando si tiene la racchetta con la testa rivolta verso il basso, il giocatore avrà meno tempo per effettuare il giusto caricamento e lo swing. Va da se che se la pallina arriva lenta il giocatore riesce a compiere tutte queste azioni, se invece la pallina arriva veloce o rimbalza in maniera inaspettata il giocatore non sarà più in grado di colpirla.





differenze tra attesa con la racchetta pronta e con la racchetta "bassa"

Il backswing
Una volta
individuata la direzione del colpo occorre muovere rapidamente il braccio per effettuare l’apertura del diritto, o del rovescio, prima che la pallina rimbalzi. Come detto il movimento deve essere rapido e deve quasi precedere il movimento del corpo.




backswing di diritto


backswing di rovescio

Questo deve essere fatto soprattutto quando ci si muove verso gli angoli posteriori del campo. La preparazione della racchetta vi permetterà di mantenere una certa distanza dal vetro e quindi vi darà la possibilità di effettuare il colpo. E’ un errore tipico del principiante quello di “buttarsi” dentro l’angolo, ossia di avvicinarsi così tanto al vetro da non aver più la possibilità di effettuare il colpo.

giovedì 22 marzo 2007

GUARDARE SEMPRE LA PALLINA: I 7 CONSIGLI DA NON DIMENTICARE

Il primo dei "sette consigli da non dimenticare" è quello di guardare sempre la pallina. Tutti i giocatori dovrebbero farlo, tuttavia mi capita di vedere ancora qualcuno che "aspetta" il colpo dell'avversario fissando il muro frontale. L'obiezione più frequente di questi giocatori è che se si girano a guardare la pallina hanno paura di essere colpiti in faccia. Occorre farsi passare questa paura, perchè se si gioca un colpo ortodosso (ossia vicino al muro o nell’angolo) e si ritorna al centro del campo, è difficile che possa succedere qualcosa del genere.
Perché bisogna sempre guardare la pallina? Il motivo è semplice, vedere la pallina (e di conseguenza anche il giocatore avversario che sta eseguendo il colpo) permette di capire con anticipo quale sarà la traiettoria del suo colpo. Non è scientifico, ma la percentuale che si capisca dove andrà a finire la pallina è molto alta. Va da se che conoscere dove finirà la pallina dell’avversario è un aiuto fondamentale per muoversi quella frazione di secondo prima che permetterà di essere ben posizionato per il proprio colpo. Ovviamente se siete posizionati in campo dietro al vostro avversario non farete fatica a vedere cosa sta facendo.

"A" vede chiaramente tutto quanto "B" sta facendo
Tuttavia, è quando il vostro avversario è dietro di voi che bisogna maggiormente tenerlo d’occhio. Dal centro, con il corpo rivolto verso il muro frontale (mai girarsi completamente verso il fondocampo) basta voltare la testa per controllare tutto ciò che succede negli angoli di fondocampo. Perché non bisogna voltarsi completamente anche con il corpo? Perché occorre essere sempre pronti per scattare in avanti e lateralmente, e se siete voltati verso fondo campo non sarete mai reattivi per farlo. Ricordatevi di seguire la traiettoria della pallina costantemente, non dovete “cercarla” in qualche zona del campo, ma dovete sempre sapere dove si trova. Un ultima cosa. Guardare la pallina significa anche non distogliere lo sguardo quando si sta eseguendo il proprio colpo. Una delle cause principali della “steccata” è proprio il fatto che il giocatore non guardi la pallina impattare la propria racchetta.
SITUAZIONE CON L'AVVERSARIO IN POSIZIONE FRONTALE

Nick Matthew ha l'occhio sulla pallina mentre Shabana prepara il suo rovescio

David Palmer ha l'occhio sulla pallina mentre Nicol sta giocando un rovescio in allungo
SITUAZIONE CON L'AVVERSARIO IN POSIZIONE POSTERIORE

Wael El Hindy controlla la pallina nell'angolo posteriore

Josè Facchini ha giocato un lungolinea nell'angolo posteriore destro e non perde d'occhio la pallina

Luca Mastrostefano ha giocato un colpi nell'angolo sinistro e non perde d'occhio la pallina
OCCHIO SULLA PALLA

Anthony Ricketts concentrato a guardare la pallina dopo il colpo di Palmer

venerdì 16 marzo 2007

LO SQUASH NELLA PUBBLICITA

Ho trovato questi due filmati pubblicitari in cui compare lo squash... niente di che e non ne usciamo nemmeno tanto bene... ma sono simpatici.







NOTIZIE VARIE DELLO SQUASH

News
New Squash Brescia

giovedì 15 marzo 2007

I DUE RONNIE

Un divertente video preso da Youtube con uno sketch dei "2 Ronnie", poco conosciuti qui da noi. Si vedono due giocatori di squash: uno è quello bravo, il campione del club, l'altro è la prima volta che gioca... Lo sketch è del 1983, non avevo ancora cominciato a giocare... è in inglese, spero che riusciate a capirlo.


martedì 13 marzo 2007

INTRODUZIONE ALL'ALLENAMENTO IN COPPIA



Quando due giocatori di squash di livello medio-alto si allenano insieme in campo generalmente dovrebbero fare degli esercizi, delle routine. La partita è solo l'elemento finale, la punta di una piramide di un programma di allenamento. La partita è il momento di divertimento dopo le ore spese per l'allenamento.

Ci sono mille motivi per fare degli allenamenti in coppia, tra i quali senza dubbio il miglioramento della propria tecnica, il miglioramento della propria condizione fisica, il miglioramento della concentrazione e dell'attenzione, il miglioramento dei propri movimenti in campo.

Cosi come ci sono mille motivi per fare degli allenamenti in coppia ci sono anche mille tipi di esercizi diversi, costruiti ad arte per simulare ogni situazione che si potrà sviluppare durante una partita.

Si possono fare degli esercizi dove ci si muove pochissimo, in modo da curare la tecnica; ci sono degli esercizi in cui si corre tantissimo, in modo da allenarsi fisicamente mentre si è costretti a tirare anche la pallina; infine ci sono degli esercizi condizionati che ti obbligano a pensare i colpi che si stanno eseguendo e quindi hanno bisogno di molta attenzione e concentrazione.

L'importante e non trascurarli, un giocatore per poter migliorare ha bisogno di praticare, sia essa pratica individuale (se non ha compagni) o routine in coppia.

Routine in due

lunedì 12 marzo 2007

Parecia, chi sono

Mi chiamo Mirko Pareccini e mi sono avvicinato allo squash nel maggio del 1985. A Bovezzo, sede dello storico Squash Center, ho partecipato con la mia scuola alla presentazione di questo nuovo sport e ho incontrato per la prima volta Amedeo Bianchetti. Mi sono subito appassionato al gioco e da allora non ho praticamente più smesso. Ho cominciato i miei primi tornei junior nel 1986 e nel 1988 ho vinto il primo importante titolo a Roma, i Giochi della Gioventù. Sono cresciuto velocemente di livello e nel 1989 sono stato chiamato per la prima volta a vestire la maglia della nazionale azzurra in un quadrangolare, mentre l'anno dopo, nel 1990, ho debuttato a Zurigo nella prima gara ufficiale importante, i campionati europei. Tra il 1991 e il 1993 ho vinto consecutivamente tre titoli italiani junior e nel 1994 ho fatto il mio debutto nel circuito professionistico PSA.

Ho cominciato ad insegnare presto, a 16 anni già allenavo i giovanissimi allo Squash di Bovezzo. Tutt'oggi, 22 anni 26 anni dopo aver colpito la mia prima pallina, sono ancora in campo a giocare e ad insegnare.

Vittorie Campionati Italiani
  • 1998, Roma - Giochi della Gioventù
  • 1991, Bolzano - Campione Italiano Junior Under 19
  • 1992, Prato - Campione Italiano Junior Under 19
  • 1993, Milano - Campione Italiano Junior Under 19
  • 1992, Brescia - Campione Italiano Junior a Squadre
  • 1993, Brescia - Campione Italiano Junior a Squadre
  • 1993, Milano - Campione Italiano a Squadre
  • 1994, Milano - Campione Italiano a Squadre
  • 1995, Milano - Campione Italiano a Squadre
  • 1997, Milano - Campione Italiano a Squadre
  • 2010, Riccione - Campione Italiano Master Over 35

Squadre Nazionali
  • 1990, Zurigo (Svi) - Campionati Europei
  • 1991, Gelsenkirchen (Ger) - Campionati Europei
  • 1996, Amsterdam (Ola) - Campionati Europei
  • 1997, Odense (Dan) - Campionati Europei
  • 1999, Linz (Aut) - Campionati Europei
  • 2000, Vienna (Aut) - Campionati Europei
  • 2001, Eindhoven (Ola) - Campionati Europei
  • 2008, Amsterdam (Ola) - Campionati Europei
  • 2009, Malmoe (Svezia) - Campionati Europei
  • 2010, Aix-en-Provence (Francia) - Campionati Europei
  • 1996, Kuala Lumpur (Mal) - World Cup
  • 1991, Linz (Aut) - Campionati Europei Junior
  • 1992, Oslo (Nor) - Campionati Europei Junior
  • 1993, Odense (Dan) - Campionati Europei Junior

Altri risultati significativi
  • 2009, Krefeld (Ger) - Medaglia Argento Campionati Europei Master Over 35
  • 2010, Colonia (Ger) - Medaglia Bronzo Campionati Mondiali Master Over 35
  • 2009, Catania - Torneo Open Nazionale

Gli esordi a Bovezzo


Giochi della Gioventù a Roma 1988


Campionati Italiani Junior a Bolzano 1991


Campionati Europei 1990 a Zurigo


Campionati Italiani a Squadre 1993

(pubblicato la prima volta il 12 marzo 2007)

venerdì 9 marzo 2007

INTRODUZIONE ALLA TECNICA INDIVIDUALE

La tecnica individuale è un allenamento fondamentale per lo squash: la pratica dei colpi, continua e metodica, permette di migliorare e automatizzare il movimento del corpo e dalla racchetta, il tempo di impatto con la pallina, la precisione, la forza e la destrezza. Insomma, non se ne può fare a meno.



Quanto tempo bisogna dedicare alla tecnica individuale?
Beh, direi tutto il tempo che avete a disposizione (e anche quello non è sufficiente). Quando c'è un campo libero bisogna buttarsi dentro e fare lungolinea, volee e smorzate. Dopo una partita 10 minuti di colpi da soli in campo non fanno male. Dopo una sessione di allenamento fisico un pò di colpi sciolgono i muscoli. Prima di un qualsiasi allenamento per scaldarvi. Insomma, ogni momento è buono per la tecnica individuale.

Se programmate un allenamento specifico di tecnica individuale 40-60 minuti in campo sono più che sufficienti: 4-5 minuti ogni esercizio con una ruotine di una decina di esercizi.
Altrimenti anche 15-20 minuti sono più che sufficienti se abbinati ad un altro tipo di allenamento (sessione atletica, partita, routine, ecc.)

Che esercizi fare?
C'è l'imbarazzo della scelta, anche se concentrarsi sul lungolinea (il colpo principale dello squash) è un obbligo. Bisogna saperlo giocare bene, forte e vicino al muro, con continuità, una continuità che la tecnica individuale è in grando di dare. E poi volee di tutti i tipi e da tutte le zone del campo; smorzate, lob, boast. Con un pò di fantasia si possono provare tanti colpi in tante zone del campo.

La cosa più importante però è l'attenzione su quello che state facendo. Colpire la pallina sempre con un target da prendere e un obiettivo da raggiungere. Questo farà si che il vostro livello di gioco cresca rapidamente.

Gli esercizi

mercoledì 7 marzo 2007

BOAST, LOB E VOLEE LUNGOLINEA

Questo è un esercizio che abbina la tecnica e la corsa. E' un esercizio difficile e complesso ma garantisce il miglioramento tecnico di due colpi (il pallonetto e la volee lungolinea), il miglioramento del proprio movimento in campo e un discreto incremento delle proprie prestazioni atletiche.

Come si svolge?
Ovviamente bisogna essere due in campo: il giocatore A gioca un boast dall'angolo di fondocampo destro; il giocatore B si muove verso l'angolo sinistro davanti e prende il boast giocando un pallonetto incrociato; il giocatore A prende il pallonetto al volo e gioca un lungolinea nell'angolo destro di fondocampo. Il giocatore B colpirà un boast e il ciclo dei colpi continua. L'esercizio può essere giocato in entrambe la parti del campo.



La corsa
Si corre, eccome, e si corre molto se non si è precisi. Un giocatore si muove dall'angolo di fondocampo al centro dopo aver colpito il boast; dal centro di nuovo verso l'angolo di fondocampo per colpire il pallonetto al volo; dall'angolo di fondo campo all'angolo davanti con una diagonale per prendere il boast e fare il pallonetto; dall'angolo davanti all'angolo dietro in una altra diagonale per prendere la volee e fare il boast. Non ci si ferma mai.



La tecnica
E' fondamentale colpire bene la palla e indirizzarla negli angoli, solo in questo modo ci si potrà muovere con controllo. Non appena i colpi si "accorciano" la corsa si traformerà velocemente in un recupero a tutto campo.
  • Il boast: è il colpo più facile dell'esercizio. Si deve cercare di mettere la pallina vicino all'angolo, possibilmente nel nick. Giocate la pallina bassa perchè l'obiettivo dell'esercizio è quello di spostare bene il vostro compagno fino nell'angolo davanti (se giocate la pallina troppo alta sul muro frontale questa rimbalzerà verso il centro del campo). Per accelerare il ritmo si possono giocare boast a due sponde che costringono il vostro compagno a correre ancora più in fretta per colpire il pallonetto prima che la pallina faccia due rimbalzi per terra.
  • Il pallonetto: è un colpo molto tecnico. Se si ha il tempo di preparare il colpo (ad esempio quando il boast è a tre sponde e la palla ritorna verso il centro del campo) si può tentare di indirizzarlo bene verso l'angolo di fondocampo usando tutta l'altezza possibile concessa dal campo. La pallina dovrebbe rimbalzare sul muro laterale e cadere poi nell'angolo prima del vetro. Ovviamente bisogna stare attenti a non angolarlo troppo, altrimenti esce dalla riga laterale; a non tirarlo troppo forte, altrimenti rimbalza contro il vetro e torna verso il centro del campo; a non tirarlo troppo lento, altrimenti rimbalza all'altezza del box di servizio ed è facilissima preda del nostro compagno. Se non si ha il tempo di preparare il colpo (perchè si è in ritardo e quindi in allungo, perchè il boast è veloce oppure è nel nick) bisogna solo concetrarsi a far si che la pallina arrivi a fondocampo senza che possa essere intercettata al volo. Quindi alta il più possibile e (dato che non si può controllare in maniera precisa) non troppo angolato, in modo che la palla sicuramente non esca dal campo.
  • La volee lungolinea: anche questo colpo è molto tecnico perchè bisogna "raddrizzare" un pallonetto incrociato con un colpo al volo generalmente colpito sopra la testa e mentre ci si muove all'indietro (fa impressione anche a scriverlo). Cercate l'equilibrio massimo e colpite la palla senza picchiarla troppo in modo che scorra verso l'angolo di fondocampo (ossia la pallina non deve colpire il muro laterale). Va bene anche se è un pò staccato dal muro perchè il vostro compagno è davanti a voi e non ha la possibilità di anticiparlo. Quindi l'unico vostro obiettivo è quello di fare in modo che la palla scorra verso l'angolo di fondocampo. Se riuscite a farlo costringerete il vostro compagno ad una corsa in diagonale fino in fondo al campo mentre voi controllerete la "T". Quando diventate esperti potrete anche tentare una volee di attacco, con un primo rimbalzo più o meno a metà campo e il secondo rimbalzo prima del vetro. In questo caso il vostro compagno dovrà mettersi le ali ai piedi per recuperare la pallina.

lunedì 5 marzo 2007

L'INCROCIATO E LA VOLEE SMORZATA

Questo è un ottimo esercizio per praticare e migliorare la propria volee smorzata quando siete in campo con un compagno. Bisogna posizionarsi sulla linea di metà campo, un giocatore a destra della "T" e l'altro alla sinistra.

Il giocatore A (quello a sinistra della "T") giocherà un colpo incrociato a mezza altezza, il giocatore B (quello a destra della "T") intercetterà al volo e smorzerà nell'angolo di fronte a lui (quello di destra); successivamente ricolpirà la pallina appena giocata incrociandola verso il giocatore A.



L'esercizio è in sostanza molto semplice e rapido, tuttavia è molto tecnico e quindi abbastanza difficile da eseguire. E' fondamentale giocare bene l'incrociato, giocarlo in modo che il vostro compagno di allenamenti riesca a colpirlo senza problemi e possa effettuare una bella smorzata al volo.
Quando si incrocia la pallina non dovrebbe andare contro il muro laterale, ma nemmeno stare troppo in centro al campo, è quindi importante la precisione. Si può variare l'altezza della traiettoria, in modo che il vostro compagno possa giocare la volee in tutti i modi (dall'altezza ginocchia fino ad una altezza sopra le spalle) e si possono variare le velocità dei colpi (ovviamente più veloce è il colpo, più difficile diventa, visto il posizionamento in campo sulla linea del centro campo, la volee).

La volee smorzata è il colpo principale dell'esercizio ed è il più difficile da eseguire viste le varianti in altezza e velocità. La pallina deve essere giocata sul muro frontale e cadere nell'angolo vicino al nick (possibilmente nel nick, che rimane l'obiettivo del colpo). Cercate di sbagliare il meno possibile evitando di prendere il tin (ricordatevi che ogni tin colpito è un punto perso in partita e se nell'esercizio lo colpite una volta si e una volta no....) ed evitate di colpire troppo alto sul muro frontale facendo in modo che la palli torni troppo verso il centro del campo.
La dinamica dell'esercizio fa si che la palla si scaldi moltissimo, rendendo ancora più difficile la volee smorzata, perciò se ci riuscite in queste condizioni sarete in grado di farlo in qualsiasi partita.
Giocate la palla leggermente tagliata, sia veloce che di tocco. Abituatevi negli allenamenti a giocarla in tutte le maniere possibili per ampliare il vostro ventaglio di colpi e la vostra destrezza.

venerdì 2 marzo 2007

Le prime 10 del mondo WISPA

Tutte le top 5 da maggio 1993 a marzo 2007
giocatrici che hanno trascorso almeno un mese nelle top 5
  • Più mesi nelle top 5: Cassie Jackman (113)
  • Tra le top 5 attuali chi ha più mesi: Rachael Grinham (50)

Cassie Jackman

113, Cassie Jackman (05-93)
98, Sarah Fitz-Gerald (11-93)
80, Michelle Martin* (05-93)
69, Carol Owens (11-95)
63, Natalie Grainger (07-99)
54, Suzanne Horner* (05-93)
50, Rachael Grinham (08-04)
45, Vanessa Atkinson (12-05)
44, Linda Charman (11-99)
44, Liz Irving (07-93)
40, Leylani Joyce (05-99)
39, Natalie Grinham (12-03)
36, Sue Wright* (05-93)
27, Nicol David (01-06)
13, Vicky Botwright (12-05)
10, Tania Bailey (12-00)
4, Martine Le Moignan* (05-93)
3, Fiona Geaves (09-01)
2, Sabine Schoene* (05-98)
1, Stephanie Brind (11-01)

(*) giocatrici che hanno il dato incompleto perchè già nelle top 5 prima del maggio 1993

Tutte le top 10 da maggio 1993 a marzo 2007
giocatrici che hanno trascorso almeno un mese nelle top 10
  • Più mesi nelle top 10: Cassie Jackman (128)
  • Tra le top 10 attuali chi ha più mesi: Natalie Grainger (87)

Sarah Fitz-Gerald

128, Cassie Jackman* (05-93)
127, Carol Owens (07-93)
112, Sarah Fitz-Gerald* (05-93)
108, Suzanne Horner* (05-93)
107, Linda Charman (05-97)
101, Fiona Geaves (05-94)
87, Natalie Grainger (01-99)
80, Michelle Martin* (05-93)
78, Sue Wright* (05-93)
72, Sabine Schoene* (05-93)
72, Rachael Grinham (11-00)
68, Liz Irving* (05-93)
62, Vanessa Atkinson (01-01)
53, Leylani Joyce (05-98)
52, Tania Bailey (07-00)
50, Natalie Grinham (02-03)
39, Nicol David (01-04)
34, Claire Nitch (09-93)
32, Stephanie Brind (11-99)
31, Rebecca Macree (12-01)
31, Omneya Abdel Kawy (03-04)
29, Vicky Botwright (12-03)
26, Jean Martin (11-93)
24, Jenny Duncalf (07-04)
15, Jenny Tranfield (04-03)
14, Martine Le Moignan* (05-93)
14, Heather Wallace* (05-93)
14, Madeline Perry (02-06)
5, Alison Waters (08-06)
2, Lisa Opie* (05-93)
1, Laura-Jane Lengthon (03-07)

(*) giocatrici che hanno il dato incompleto perchè già nelle top 10 prima del maggio 1993

La striscia consecutiva nelle top 5
mesi consecutivi trascorsi nei primi 5 posti del ranking dal maggio 1993 ad oggi, con il periodo di tempo relativo (solo quelle che ci sono rimaste almeno 12 mesi di fila).
  • La striscia più lunga nelle top 5: Michelle Martin (80)
  • La striscia più lunga nelle top 5 ancora attiva: Rachael Grinham (50)

Michelle Martin

80, Michelle Martin* (05-93/12-99)
60, Sarah Fitz-Gerald (11-94/10-99)
53, Cassie Jackman (07-96/11-00)
51, Carol Owens (11-99/01-04)
50, Rachael Grinham (02-03/03-07)
40, Liz Irving (07-93/10-96)
40, Leilani Joyce (03-99/08-02)
38, Vanessa Atkinson (01-04/02-07)
38, Natalie Grinham (02-04/03-07)
36, Sue Wright (11-96/10-99)
33, Natalie Grainger (05-02/01-05)
32, Suzanne Horner* (05-93/12-95)
30, Cassie Jackman* (05-93/10-95)
28, Sarah Fitz-Gerald (11-00/02-03)
27, Nicol David (01-05/03-07)
25, Linda Charman (11-99/11-01)
14, Cassie Jackman (11-03/12-04)
12, Suzanne Horner (07-98/06-99)
12, Cassie Jackman (12-01/11-02)
12, Linda Charman (12-02/11-03)
12, Vicky Botwright (12-05/11-06)
4, Tania Bailey (12-06/03-07)
1, Vicky Botwright (03-07)

(*) giocatrici che hanno il dato incompleto perchè già nelle top 10 prima del maggio 1993

La striscia consecutiva nelle top 10
mesi consecutivi trascorsi nei primi 10 posti del ranking dal maggio 1993 ad oggi, con il periodo di tempo relativo (solo quelle che ci sono rimaste almeno 24 mesi di fila).
  • La striscia più lunga nelle top 10: Carol Owens (127)
  • La striscia più lunga nelle top 10 ancora attiva: Vanessa Atkinson (59)

Carol Owens

127, Carol Owens (07-93/01-04)
108, Suzanne Horner* (05-93/04-02)
92, Cassie Jackman* (05-93/12-00)
89, Linda Charman (03-99/07-06)
80, Michelle Martin* (05-93/12-99)
78, Sarah Fitz-Gerald* (05-93/10-99)
68, Liz Irving* (05-93/12-98)
59, Vanessa Atkinson (05-02/03-07)
58, Sabine Schoene (01-96/10-00)
55, Rachael Grinham (09-02/03-07)
53, Leilani Joyce* (05-98/09-02)
50, Natalie Grinham (02-03/03-07)
47, Natalie Grainger (05-02/04-06)
46, Fiona Geaves (05-94/02-98)
46, Sue Wright (01-96/10-99)
39, Fiona Geaves (11-99/01-03)
39, Nicol David (01-04/03-07)
35, Natalie Grainger (01-99/11-01)
34, Sarah Fitz-Gerald (05-00/12-03)
30, Sue Wright* (05-93/10-95)
28, Rebecca Macree (11-02/02-05)
27, Vicky Botwright (01-05/03-07)
23, Jenny Duncalf (03-05/01-07)
22, Tania Bailey (06-05/03-07)
14, Madeline Perry (02-06/03-07)
11, Omneya Abdel Kawy (05-06/03-07)
4, Natalie Grainger (12-06/03-07)
1, Laura-Jane Lengthorn (03-07)

(*) giocatrici che hanno il dato incompleto perchè già nelle top 10 prima del maggio 1993