mercoledì 31 gennaio 2007

IL LUNGOLINEA CHE MUORE NELL'ANGOLO

Con la tecnica individuale si può affinare un colpo determinante nell'economia di una partita: il lungolinea che muore nell'angolo.

Come si gioca?
Non c'è un sistema unico, anche perchè il rimbalzo della pallina è diverso da campo a campo, è diverso con temperature diverse, con palline più o meno calde o più o meno nuove. E' una dote del giocatore, un talento, scoprire in fretta il sistema giusto per far morire la palla nell'angolo.

Come si scopre il sistema giusto?
Con la pratica e la tecnica individuale, anche prima delle partite in un torneo. Entrare in campo e provarlo deve essere un obbligo per il giocatore.

La forza non deve essere troppa, troppa velocità alla pallina è sinonimo di poco controllo; tuttavia non deve essere troppo lento in quanto preda di attacchi al volo. Una volta stabilità la forza si aggiusta la mira. Partite da colpi profondissimi, vicino al vetro e "accorciate" sempre di più il primo rimbalzo fino ad arrivare al box di servizio se occorre. Il secondo rimbalzo dovrà essere appena prima del nick sul vetro.

Perchè giocarlo così?
Perchè è solo in questo modo che costringete l'avversario a muoversi velocemente dalla T verso l'angolo. Non potrà aspettare il rimbalzo fuori dal vetro, perchè la pallina muore prima e sarà costretto a colpirla in tutta fretta (sperando che la tiri anche storta).
Inoltre è chiaro che, se giocate il lungolinea in questo modo, la metà delle volte sarà direttamente punto.

ESERCIZIO7

lunedì 29 gennaio 2007

GLI ANGOLI DAVANTI

Questo è un buon esercizio per migliorare la padronanza dell'uso della racchetta. Ci si posiziona nel centro del campo, sulla T, e con il diritto (se si è destri) si colpisce il muro frontale vicino all'angolo sinistro. La palla ritorna verso il centro e con il rovescio si colpisce il muro frontale vicino all'angolo destro.

ESERCIZIO6

Cosa si migliora?
- padronanza nell'uso della racchetta
- velocità di esecuzione nei colpi
- precisione nell'impatto con la pallina
- precisione nel tirare la pallina sul muro

Che livello sei?
Cerca di fare l'esercizio facendo rimbalzare la pallina. Quando ti senti più esperto prova ad alzare la traiettoria del colpo e cerca di colpirla direttamente al volo.

Nei momenti di pazzia da tecnica individuale sono riuscito a farne più di 500 consecutivi al volo (senza errori ovviamente :D)

giovedì 25 gennaio 2007

LA GIUSTA IMPUGNATURA DELLO SQUASH

Impugnare bene la racchetta è fondamentale per avere una buona esecuzione del colpo.

Come si impugna?

Il manico deve essere preso saldamente, con l'indice staccato e il pollice che si richiude tra l'indice stesso e il medio.





Con che forza?

Bisogna stringere, questo è chiaro, ma non così tanto da sentire dolore o affaticare troppo l'avambraccio. Più l'impugnatura è salda, maggiore sarà il controllo della racchetta.

Impugnare il manico in alto o alla fine?

E' abbastanza soggettivo, ma con le racchette di oggi, che pesano dai 100 ai 150 grammi, si può tranquillamente impugnare la racchetta tenendola in fondo al manico. Questo significa maggiore forza nell'impatto della palla. La racchetta si può impugnare anche all'inizio del manico, specialmente quando si giocano dei colpi particolarmente difficili negli angoli e si ha bisogno di un movimento breve.



Come ruotare la racchetta?

Una rotazione neutra è ideale, ossia quando si impatta la palla il piatto corde è perfettamente parallelo al muro frontale. Moltissimi giocatori usano un piatto più "aperto", ossia al momento dell'impatto la racchetta è inclinata verso l'alto. Per fare ciò bisogna ruotare in senso orario (per i destri) l'impugnatura della racchetta.



Manico grosso o piccolo?

Io direi non troppo grosso per la propria mano. Quando si richiudono le dita, dovrebbero sfiorare il palmo. Quando il manico è troppo grosso non si riesce ad avere un efficace gioco del polso.

Come impugnano i campioni

Ecco come i due finalisti dell'ultimo torneo Super Series di Chicago, Amr Shabana e Anthony Ricketts, impugnano la racchetta.


L'INDICE DELLA TECNICA DELLO SQUASH

LA TECNICA DELLO SQUASH
Ecco una lista di post che riguardano la tecnica dello squash

martedì 23 gennaio 2007

LUNGOLINEA NELL'ANGOLO

Quando si diventa giocatori più esperti bisogna aumentare la difficoltà e la durezza dei propri allenamenti.

Per quanto riguarda la tecnica individuale non sarà più solo tirare dei lungolinea consecutivamente, ma sarà necessario colpire dei target per migliorare la propria precisione e accuratezza.

Il primo step è quello di giocare un lungolinea che rimbalza nell'ultima porzione di campo vicino al vetro. La dimensione del target che si può utilizzare è quello di un foglio A4, e la dimensione diventerà sempre più piccola con la continua pratica (io utilizzavo una bottiglietta di acqua da 1/2 litro).

Perchè giocare un lungolinea in fondo al campo?

- perchè così si impara a giocare la palla profonda (quella palla che costringe l'avversario a spostarsi dal centro)
- perchè così si impara a tirare lo stesso colpo con forza differente (forte e teso, oppure alto e morbido)
- perchè così la palla rimbalza fuori dal vetro e si impara a tirarla consecutivamente e sempre diritta
- perchè così si ha tempo tra un colpo e l'altro (e quando si diventa esperti ci si può allontanare dal muro e riavvicinare al momento del colpo)

Un bravo giocatore è ovvio che deve sapere colpire qualsiasi colpo da qualsiasi parte del campo, il lungolinea nell'angolo è un buon inizio.


lunedì 22 gennaio 2007

MANUELA VINCE IL SUO PRIMO TORNEO WISPA

Manuela ha vinto a Philadelphia il suo primo torneo WISPA della carriera, e questa è una grandissima notizia. In finale ha sconfitto 3-1 la canadese Alana Miller. Vincere un torneo internazionale è roba da fuoriclasse, complimentissimi!!!!



Liberty Bell 2007, Philadelphia (Usa), 16-21 gennaio, 7.000 $

finale
[1] Manuela Manetta (ITA) bt [4] Alana Miller (CAN) - 9-5, 2-9, 9-4, 9-0

semifinali
[1] Manuela Manetta (ITA) bt [3] Joshna Chinappa (IND) - 9-5, 9-2, 6-9, 9-6
[4] Alana Miller (CAN) bt [7] Tenille Swartz (RSA) - 9-2, 5-9, 9-7, 9-6

quarti di finale
[1] Manuela Manetta (ITA) bt [8] Lauren Siddall (ING) - 9-6, 9-1, 9-3
[3] Joshna Chinappa (IND) bt [6] Georgina Stoker (ING) - 9-5, 9-3, 9-7
[4] Alana Miller (CAN) bt [5] Carolyn Russell (CAN) - 9-6, 9-3, 9-2
[7] Tenille Swartz (RSA) bt [2] Aisling Blake (IRL) - 6-9, 6-9, 10-8, 10-9, 9-4

primo turno
[1] Manuela Manetta (ITA) bt Ashley Clackson (CAN) - 9-1, 9-0, 9-2
[8] Lauren Siddall (ING) bt [Q] Kristen Lange (USA) - 9-1, 9-4, 9-5
[3] Joshna Chinappa (IND) bt [Q] Sydney Scott (USA) - 9-4, 9-3, 9-1
[6] Georgina Stoker (ING) bt [Q] Tina Rix (ING) - 9-3, 9-7, 9-1
[5] Carolyn Russell (CAN) bt Neha Kumar (CAN) - 9-2, 9-2, 4-9, 9-0
[4] Alana Miller (CAN) bt Lisa Camilleri (AUS) - 9-5, 3-9, 9-5, 10-8
[7] Tenille Swartz (RSA) bt Britt Hebden (USA) - 9-2, 9-0, 9-1
[2] Aisling Blake (IRL) bt [Q] Tara Chawla (USA) - 9-3, 9-1, 9-3


L'INDICE DELLE CLASSIFICHE E DEI TORNEI

I tornei: le migliori location
Le news

mercoledì 17 gennaio 2007

PARTI FORTE

Lo squash è uno sport sempre faticoso.

Quando si perde si esce dal campo distrutti, questo perchè si è lottato fino a che le energie si sono esaurite e non è stato sufficiente.

Anche quando si vince ci si stanca. Fino a che l'avversario è riuscito a combattare non ci si risparmia, poi, ad un certo punto, si riesce ad entrare nelle sue difese e si prende in mano l'incontro.

Molti giocatori cominciano la partita senza un vero "piano" di gioco. Entrano in campo e vedono quello che succede man mano che si svolge l'incontro. Generalmente si "tengono" le forze per i momenti bui dell'incontro.

E qui che c'è l'errore, magari le forze che si sono "tenute" non si possono più utilizzare perchè l'incontro è già stato compromesso.

Quindi il suggerimento è quello di partire subito forte: palla pesante e veloce, corse e recuperi sin dal primo scambio, senza risparmiarsi. Se siete più forti del vostro avversario dopo un pò di lotta cederà sotto i vostri colpi; se siete più deboli avrete fatto tutto il possibile fino a che avete resistito; se siete pari... beh, è ora di cambiare tattica!

L'INDICE DELLA TATTICA DELLO SQUASH

LA TATTICA DELLO SQUASH
In questo indice potete trovare tutti i post relativi alla tattica e alla strategia dello squash pubblicati su boxdiservizio.
I SUGGERIMENTI DI TATTICA SPICCIOLA
Uno speciale di boxdiservizio sulla tattica.

Prendo spunto da un post letto su un forum e pubblico uno speciale con una serie di consigli di strategia squashistica spicciola: per la serie “cosa fare quando…” Do per scontato, quindi, che durante la partita riusciate a capire il gioco e la strategia del vostro avversario e che di conseguenza applichiate il consiglio. Come sempre vale la regola che “è sempre più facile la teoria della pratica”.

lunedì 15 gennaio 2007

L'INDICE DEGLI ALLENAMENTI DELLO SQUASH

L'ALLENAMENTO FISICO DELLO SQUASH
Ecco i link ai post che riguardano l'argomento "allenamento fisico".

in campo
fuori dal campo

L'ALLENAMENTO TECNICO DELLO SQUASH
Ecco i link ai post che riguardano l'argomento "allenamento tecnico".

tecnica individuale

 
CONSIDERAZIONI GENERALI
I TEST PER LA PERFORMANCE FISICA
L'ALLENAMENTO FUORI DAL CAMPO
ESERCIZI IN PALESTRA: LE GAMBE
ESERCIZI IN PALESTRA: LA PARTE SUPERIORE DEL CORPO
GLI ALLENAMENTI DEL PARECIA


L'ALLENAMENTO TECNICO IN CAMPO DELLO SQUASH

Ecco i link ai post che riguardano l'argomento "allenamento tecnico".

LA TECNICA INDIVIDUALE

ESERCIZI IN CAMPO IN COPPIA
ESERCIZI IN CAMPO CON PIU' GIOCATORI
GLI SPECIALI

L'ALLENAMENTO FISICO IN CAMPO
L'ALLENAMENTO E LA SALUTE
L'ALLENAMENTO E I BAMBINI

LUNGOLINEA DIETRO AL BOX DI SERVIZIO

Questo esercizio di tecnica individuale, ossia un esercizio che si può fare quando si è soli in campo, è indicato per giocatori principianti e permette di migliorare la propria tecnica nel colpire la pallina.

Ci si deve posizionare oltre il box di servizio e si deve giocare ripetutamente un lungolinea con la pallina che rimbalza come minimo nel box di servizio (altezza sul muro frontale 1/1,5 metri oltre la linea del servizio).

Quando si riesce a conquistare una buona continuità (20-30 colpi consecutivi senza errori) vuol dire che si è sulla buona strada per uscire dalla "categoria principianti". La continuità corrisponde al miglioramento dell'impatto della pallina: si sta imparando a colpirla con la racchetta perfettamente perpendicolare al muro laterale.

domenica 14 gennaio 2007

LA LINEA DI PENSIERO PER L'ARBITRAGGIO DI UNA PARTITA DI SQUASH

Arbitrare non è mai facile. Conoscere bene il regolamento aiuta e permette di giudicare con più serenità ogni situazione.

Tuttavia non è difficile incontrare dei giocatori agonisti che fanno fatica a decifrare le situazioni sia quando sono in campo, sia quando gli tocca sedere fuori dal vetro ad arbitrare altri.

Questa linea di pensiero è stata pensata per aiutare arbitri, ma anche giocatori, a raggiungere una soluzione alle chiamate per interferenza. Basta farsi queste domande e darsi queste risposte per avere le idee un pò più chiare.

1) C'è stata interferenza?

Chi deve colpire la palla ha quattro fondamentali diritti, e c'è interferenza quando l'avversario non ne garantisce anche solo uno dei quattro, anche se ha fatto tutti gli sforzi possibili.
  • Accesso diretto alla pallina dopo una "chiusura" del colpo ragionevole.
  • Vista pulita della pallina al momento del rimbalzo sul muro frontale.
  • Libertà di colpire la pallina con un movimento ragionevole.
  • Libertà di colpire la pallina direttamente sul muro frontale.
Se non c'è stata interferenza, o è stata così minima da non pregiudicare vista e possibilità di raggiungere la pallina, allora è NO LET.
Altrimenti si va al punto 2.

2) Poteva il giocatore ostruito raggiungere la pallina e colpirla? Ha fatto ogni sforzo possibile per raggiungerla?

Se la risposta è sempre NO, allora è NO LET.
Altrimenti si va al punto 3.

3) Il giocatore ostruito ha superato il punto di interferenza e ha continuato a giocare? Oppure si è creato l'interferenza muovendosi verso la pallina?

Se la risposta è sempre SI, allora è NO LET.
Altrimenti si va al punto 4.

4) Il giocatore che ostruisce ha fatto ogni sforzo per evitare l'interferenza?

Se la risposta è NO, allora è STROKE.
Altrimenti si va al punto 5.

5) L'interferenza ha impossibilitato un ragionevole movimento della racchetta?

Se la risposta è SI, allora è STROKE.
Altrimenti si va al punto 6.

6) Il giocatore ostruito poteva fare un colpo vincente?

Se la risposta è SI, allora è STROKE. Altrimenti è solo LET, a meno che non si applichi il punto 7.

7) Il giocatore ostruito avrebbe colpito l'avversario con la pallina che andava direttamente verso il muro frontale, o se invece fosse andata su un muro laterale sarebbe stato un colpo vincente?

Se la risposta è sempre SI, allora è STROKE.

sabato 13 gennaio 2007

LE REGOLE DELLO SQUASH: n.17 (appendice)

Quando si trattava di infliggere una penalizzazione ad un giocatore reo di un cattivo comportamento durante l'incontro, gli arbitri hanno sempre sanzionato in modo molto soggettivo. Talvolta per un minimo comportamento negativo applicavano penalità troppo pesanti, oppure, all'opposto, per gravi comportamenti negativi applicavano penalità minime o addirittura nessuna penalità. Questo sistema da se creava dei problemi: i giocatori non avevano standard di riferimento e lo stesso comportamente tenuto con arbitri differenti poteva causare penalizzazioni differenti. E' per questo motivo che la WSF ha creato una guida da seguire in modo che ad ogni comportamento corrisponda una penalità, questo per facilitare gli arbitri nelle decisioni e per far sapere ai giocatori che ad ogni loro cattivo comportamento corrisponde una determinata penalità.

A questo punto, quando l'arbitro ha stabilito che c'è stata un'offesa in campo, si deve comportare in questo modo:

Abuso di equipaggiamento (racchetta, palla o altro)
  • offesa minore (picchiare la racchetta a terra dopo aver perso un game, colpire la palla forte alla fine di un rally): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (rompere la racchetta deliberatamente, rompere la racchetta contro il muro, lanciare la racchetta o la pallina fuori dal campo): Conduct Stroke.
Dire oscenità in campo
  • offesa minore (dire parolacce): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (dire oscenità ad alta voce): Conduct Stroke.
Perdita di tempo
  • offesa minore (rientrare pochi secondi in ritardo in campo, perdere troppo tempo prima di servire): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (rientrare molto tardi in campo, prolungate discussioni con l'arbitro): Conduct Stroke.
Dissentire dalle decisioni
  • offesa minore (lamentarsi per una decisione): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (prolungati e ripetuti lamenti e disaccordi con le decisioni): Conduct Stroke.
Abuso di ufficiali
  • offesa minore (commenti sugli ufficiali o sulle decisioni): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (ulteriori commenti sugli ufficiali o sulle decisioni): Conduct Stroke.
  • offesa massima (colpire con la pallina, o la racchetta, gli ufficiali o gli spettatori) Conduct Game o Conduct Match (dipende dalla gravità del gesto e dal danno causato).
Eccessivo contatto fisico
  • offesa minore (correre e scontrarsi con l'avversario): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (abuso fisico dell'avversario): Conduct Stroke.
  • offesa massima (infortunare deliberatamente l'avversario) Conduct Game o Conduct Match (dipende dalla gravità del gesto e dal danno causato).
Condotta antisportiva
  • offesa minore (dare giudizi negativi sull'avversario): Conduct Warning.
  • offesa maggiore (insistere nel dare giudizi negativi sull'avversario): Conduct Stroke.
  • offesa massima (comportamento estremo che porti ad una lite) Conduct Game o Conduct Match (dipende dalla gravità del gesto e dal danno causato).
Coaching
  • primo richiamo: Conduct Warning.
  • secondo richiamo: Conduct Stroke e espulsione del coach.
Se il giocatore è colpevole di continui e ripetuti cattivi comportamenti in campo, l'arbitro potrà ridare la stessa penalità per la seconda offesa (o una penalità più severa se lo ritiene opportuno). Tuttavia se il Conduct Warning è già stato dato due volte, alla terza volta l'arbitro dovrà dare un Conduct Stroke.

venerdì 12 gennaio 2007

LE SPECIFICHE DELLA PALLINA DI SQUASH

La pallina da squash è un elemento determinante per la buona riuscita di una partita. Quando è nuova è veloce e rimbalza in modo uniforme, con l'usura diventa più lenta e comincia a rimbalzare in modo anomalo.

Nei tornei si utilizzano le palline con doppio punto giallo, generalmente Dunlop. Le palline che si usano nei campi in vetro hanno le stesse specifiche delle palline doppio punto giallo, solamente sono colorate in maniera differente (rispetto all'usuale nero). Esistono palline speciali per incontri disputati in altura (punto verde).

Le specifiche WSF della pallina (punto giallo)

diametro: 40mm
peso: 24gr

Ci sono palline anche per principianti, che hanno la caratteristica di essere un filino più grandi e di rimbalzare di più anche se non sono perfettamente calde.

squash

mercoledì 10 gennaio 2007

LE DIMENSIONI DELLA RACCHETTA DI SQUASH

La mia racchetta attuale è una Karakal SX 100. E' leggerissima, una delle più leggere in circolazione, 100 grammi solo il telaio. E' un misto di grafite e magnesio. Pensando che 20 anni e più fa ho cominciato a giocare con una Pro Kennex di legno, peso del telaio 220 grammi, di strada ne è stata fatta parecchia. Le racchette attuali sono tutte bellissime, veloci e precise, vibrano poco e sparano la pallina a velocità che solo 10 anni fa sembravano impossibili.

Ci si pensa poco, ma anche le racchette devono rispettare delle specifiche ben precise. Lunghezza, larghezza, superficie del piatto corde, spessori e peso, parametri che sono stati fissati dalla WSF e che le case produttrici devono rispettare.

Le dimensioni ufficiali della racchetta
  • Lunghezza massima: 686mm
  • Larghezza massima: 215mm
  • Lunghezza massima delle corde: 390mm
  • Area Massima della testa: 500mq
  • Spessore minimo del telaio: 7mm
  • Spessore massimo del telaio: 26mm
  • Peso massimo: 255gr
Particolarità:
  • Il bumper (la plastica che si trova sopra la testa della racchetta) deve essere di un materiale flessibile che non formi nessun angolo tagliente, e deve essere di un materiale che non lasci segni sulle pareti.
  • All'interno dell'area delle corde non ci deve essere nessun foro in cui possa passare una sfera di 5mm di diametro.
  • La racchetta deve essere simmetrica.