giovedì 27 agosto 2009

MAI MOLLARE UNA PALLINA DI SQUASH

Ecco uno scambio tipico dello squash. Un giocatore attacca tutte le palline (lo scozzese John White), un giocatore recupera tutto il possibile (l'egiziano Karim Darwish). Alla fine chi vince lo scambio?

Notare il punteggio, 2 game pari, 6-5 per White. Ma dove le trova ancora tutte quelle energie Darwish???

Il torneo è il Canadian Classic 2007 giocato in gennaio a Toronto. L'incontro è un secondo turno e vincerà Darwish con il punteggio di 10-12, 11-8, 11-13, 11-5, 11-9. Darwish perderà poi il turno seguente dal connazionale Wael El Hindy 12-10 al quinto.

martedì 25 agosto 2009

VIDEO DEI MONDIALI JUNIOR MASCHILI 2009

Questi sono i tre video della finale dei campionati del mondo junior 2009.
  • Mohamed El Shorbagy (Egi) batte Ivan Yuen (Mal) 11-9, 12-10, 11-2 (36 minuti)




lunedì 24 agosto 2009

VIDEO DEI MONDIALI JUNIOR FEMMINILI 2009

Ecco i video della finale dei campionati del mondo junior 2009.
  • Nour El Sherbini (Egi) batte Nour El Tayeb (Egi) 5-11, 11-7, 11-6, 11-5 (31 minuti)






lunedì 10 agosto 2009

UNA PARTITA CONTRO DUE

Vi consiglio un allenamento molto intenso. Un match 2 contro 1, ossia una partita in cui un singolo giocatore sfida una coppia di giocatori.

Il “singolo” gioca come se fosse una partita normale e occupa tutte le zone del campo; la “coppia” invece si divide i compiti dividendo il campo a metà, uno dei due si occuperà della parte destra, l’altro della parte sinistra. E’ chiaro che in questa situazione il “singolo” sarà costretto a giocare una partita tutta sotto pressione in quanto la “coppia” sarà quasi sempre piazzata e quindi in grado di rimettere la maggioranza dei suoi colpi.

I compiti dei giocatori

Il singolo: è colui che fa l’esercizio. E’ costretto a correre dal primo scambio all’ultimo in quanto si ritrova quasi sempre gli avversari piazzati e quindi in grado di prendere ogni suo colpo. Il suo obiettivo è quello di portare la “coppia” fuori posizione in modo da poter giocare un colpo vincente. Occorre strategia, senso della posizione, e un gran fiato.

La coppia: sono i feeder, coloro che tengono in gioco la palla per far fare l’esercizio al “singolo”. Non corrono troppo perché sono sempre piazzati all’altezza della linea del servizio e quindi sono in grado di recuperare quasi tutte le pallina. Il loro obiettivo è quello di far fare più strada possibile al “singolo” giocando delle palline abbastanza impegnative ma sempre prendibili. Non devono tirare le “chiusure”, ma devono mantenere in gioco la pallina. Occorre strategia, senso della posizione, tocco e tecnica.

La strategia dei giocatori

Il singolo: è dura giocare bene quando si corre molto, ci si stanca e si perde lucidità perdendo di conseguenza anche precisione. Per il giocatore singolo la strategia è fondamentale, da fondocampo bisogna essere precisi e bisogna tenere la pallina più vicino al muro possibile, anche perché sia giocando il lungolinea, che giocando l’incrociato, gli avversari sono sempre piazzati e pronti per colpire la pallina al volo. Quando si è nella parte frontale del campo idem, occorre precisione, perché i due giocatori sono pronti sia che si giochi il lungolinea che l’incrociato. Allora come si fa il punto? Si impara ad attaccare, ma non a casaccio. Smorzate quando si è davanti, smorzate da fondocampo quando l'avversario è dietro di voi, boast d’attacco quando l'avversario non è attento. Mai colpi forti a caso, ma pazienza nel colpire la pallina vicino al muro aspettando il momento adatto per l’attacco.

La coppia: sembra facile fare il feeder, ma giocare la pallina senza errori è esercizio per giocatori di alto livello. La “coppia” non dovrebbe mai sbagliare nemmeno una pallina, senza fretta, deve tessere una tela di colpi che spostino il “singolo” in tutti gli angoli del campo. I giocatori della coppia non dovrebbero quasi mai incrociare, soprattutto da fondocampo, in quanto mettono in pericolo il proprio compagno di squadra che sicuramente si trova in quella traiettoria.

Tempi e modi

Se il livello dei tre giocatori è simile, ognuno di loro, a turno, farà un game da solo. Se invece un giocatore è molto più forte degli altri due potrà addirittura fare una partita intera. Roba da cuori forti.

mercoledì 5 agosto 2009

LUNGOLINEA IN TRE CON BOAST

Applichiamo una variante al primo esercizio "lungolinea in tre".


ESERCIZIO3


Chi deve colpire la pallina (A) ha due opzioni, giocare il lungolinea (colpo base dell'esercizio) o fare il boast. In questo caso il giocatore (B), invece di andare verso l'angolo di fondo campo come al solito per prendere il lungolinea, si muoverà in avanti per andare a colpire il boast. (B) giocherà un lungolinea da davanti e l'esercizio riprenderà sull'altro lato.


ESERCIZIO5


Il movimento di (C) rimane invariato, mentre (A), dopo che ha colpito il boast, rimarrà un poco più accentrato per permettere di sviluppare i lungolinea dalla parte opposta.