domenica 16 gennaio 2011

Le regole dello squash: la numero 16


Regola numero 16
Sangue e infortuni

16.1 Sanguinare: se l'arbitro vede uno dei due giocatori sanguinare, o vede una ferita aperta o dei vestiti sporchi di sangue, deve fermare immediatamente il gioco. L'arbitro, prima di permettere la continuazione del gioco, deve essere sicuro che la ferita non sanguini più, che sia stata coperta o bendata e che i vestiti sporchi di sangue siano stati cambiati. L'arbitro concederà tutto il tempo necessario per le operazioni.

Se la ferita al giocatore è stata causata dall'avversario concederà immediatamente l'incontro al giocatore stesso.
  • 16.1.1 Ricorrenza di sangue: se la ferita riprende a sanguinare dopo che il giocatore ha già preso tutto il tempo necessario per curarla, l'arbitro non può concedere ulteriore tempo di recupero. A meno che il giocatore non conceda il game all'avversario e usi i 90 secondi di intervallo per curarsi nuovamente. Se al termine dei novanta secondi la ferita non ha smesso di sanguinare il giocatore deve concedere il match. Un giocatore può concedere un solo game per ottenere i 90 secondi di recupero.

    Se il bendaggio di una ferita si stacca, o è rimosso durante il gioco, e la ferita ritorna ad essere esposta, l'arbitro considera questa situazione come una "ricorrenza di sangue", a meno che il sanguinamento non sia completamente cessato
16.2 Malessere: un giocatore che accusa un malessere che non riguardi una ferita sanguinante ha le seguenti opzioni:
  • 16.2.1 Riprendere il gioco senza ritardi.
  • 16.2.2 Concedere il game e prendere i 90 secondi di recupero.
  • 16.2.3 Concedere l'incontro.
Sintomi di stanchezza che non sono ragionevolmente evidenti all'arbitro, o al ripetersi di dolori e malesseri già evidenziati in precedenza durante l'incontro, inclusi infortuni che sono capitati precedentemente durante l'incontro devono essere trattati come specificato dalla Regola 16.2. L'arbitro informa i giocatori delle decisioni prese.

16.3 Infortunio:

16.3.1 Se un giocatore sostiene di aver patito un infortunio, l'arbitro deve stabilire la genuinità dello stesso e deve stabilire in che categoria classificarlo. L'arbitro avvisa i giocatori della decisione presa. Le categorie sono:
  • 16.3.1.1 auto inflitto, ossia l'avversario non ha contribuito all'infortunio.
  • 16.3.1.2 causato dall'avversario incidentalmente. L'arbitro non deve considerare incidentale una la situazione in cui un giocatore spinge l'avversario
  • 16.3.1.3 causato dall'avversario intenzionalmente.
16.3.2 Se l'infortunio implica anche del sanguinamento, l'arbitro applica la Regola 16.1 fino a che esso non è terminato, poi applica la Regola 16.3.3

16.3.3 Se l'infortunio non implica sanguinamento, si applicano le seguenti regole:
  • 16.3.3.1 per un infortunio auto inflitto (16.3.1.1) l'arbitro concede 3 minuti al giocatore per recuperare. Al termine dei 3 minuti l'arbitro chiama "Time" dopo aver dato 15 secondi di preavviso. Se il giocatore richiede ulteriore tempo l'arbitro può dare altri 90 secondi ma il giocatore deve concedere il game. Dopodichè il giocatore deve riprendere il gioco o concedere il match. Se il giocatore infortunato non è presente al momento della chiamata "Time" l'arbitro concede l'incontro all'avversario.
  • 16.3.3.2 per un infortunio causato incidentalmente dall'avversario (16.3.1.2) l'arbitro può concedere 1 ora di tempo al giocatore per recuperare, e può dare altro tempo in funzione della disponibilità degli orari degli incontri. L'arbitro chiamerà "Time" alla fine del periodo di recupero concesso, il giocatore dovrà decidere se continuare l'incontro o concederlo. Se il giocatore riprende il gioco il punteggio sarà quello ottenuto al momento dell'infortunio.
  • per un infortunio causato intenzionalmente dall'avversario (16.3.1.3) l'arbitro applica la Regola 17, e se il giocatore ha bisogno di tempo per recuperare l'arbitro gli concede l'incontro.
16.4 Se il giocatore infortunato vuole riprendere l'incontro prima del termine del tempo concesso per il recupero, l'arbitro deve concedere all'avversario il tempo necessario per prepararsi.

16.5 Se il giocatore sostiene di aver patito un infortunio, ma l'arbitro non è soddisfatto della genuinità dello stesso, deve chiedere al giocatore di riprendere il gioco o di concedere il game e prendere i 90 secondi di intervallo o concedere il match.

16.6 Se il giocatore concede il game per avere i 90 secondi di intervallo, alla fine del periodo può o riprendere il gioco o concedere l'incontro.

"Molta carne al fuoco in questa regola. Primo punto, se si sanguina il gioco cessa e si ha tutto il tempo necessario per curare la ferita. Sta al giocatore far di tutto per smettere di sanguinare, anche perchè se si riprende, e si sanguina nuovamente, il gioco cessa nuovamente, ma stavolta il giocatore deve concedere il game (e ha 90 secondi per curarsi nuovamente) o l'incontro. E può concedere al massimo solo un game.

Punto secondo: i malesseri riguardano anche crampi e nausea, quindi se un giocatore ha crampi non ha tempo di recupero. Può avere i 90 secondi solo concedendo un game, e anche qui può concedere un solo game, dopodichè si deve concedere l'incontro.

Punto terzo: le categorie di infortunio. Per infortunio auto-inflitto si fa riferimento ad esempio ad una storta, il giocatore ha 3 minuti di tempo per recuperare, poi riprende o concede il game. Per infortunio causato incidentalmente dall'avversario si fa riferimento ad esempio ad una racchettata. In questo caso il tempo a disposizione è almeno 1 ora. Poi bisogna scegliere se continuare l'incontro o concederlo."


(pubblicato il 7 gennaio 2007)