martedì 11 gennaio 2011

Le regole dello squash: la numero 11


Regola numero 11
Appelli

Il giocatore che perde lo scambio può appellarsi ad ogni decisione presa dal segnapunti riguardante lo scambio stesso.

Il giocatore si deve rivolgere agli ufficiali di gara con la formula "appeal please". Il gioco cessa nel momento in cui il giocatore si appella. L'arbitro, se è incerto sulla ragione dell'appello, può chiedere al giocatore una spiegazione.

Se l'arbitro non ritiene valido l'appello sotto la Regola 11, la decisione presa precedentemente dal segnapunti rimane valida. Se l'arbitro è incerto concede un let, a meno che non si applichino le Regole 11.2.1, 11.5 o 11.6.

Gli appelli e gli interventi dell'arbitro in situazioni specifiche sono segnalati sotto (vedi anche la Regola 20.4).

11.1 Appelli sul servizio:

11.1.1 Quando il segnapunti chiama "fallo di piede", "fallo", "not up", "sotto" o "fuori" sul servizio, il battitore può appellarsi. Se l'arbitro accetta l'appello concede un let.

11.1.2 Quando, dopo il servizio, il segnapunti non effettua alcuna chiamata, il ricevitore può appellarsi, sia immediatamente, che alla fine dello scambio. Se l'arbitro è certo che il servizio non sia valido, senza aspettare l'appello, ferma il gioco e concede uno stroke all'avversario. In risposta all'appello l'arbitro dovrà:
  • 11.1.2.1 se è certo che il servizio sia valido, concedere uno stroke al battitore.
  • 11.1.2.2 se è incerto, concedere un let.
11.2 Appelli durante il gioco oltre al servizio:

11.2.1 Un giocatore può appellarsi se il segnapunti chiama "not up", "sotto" o "fuori" dopo un suo colpo. L'arbitro, se ritiene che l'appello sia legittimo, o se è incerto della chiamata del segnapunti può:
  • 11.2.1.1 concedere un let, a meno che si applichino le Regole 11.2.1.2 o 11.2.1.3.
  • 11.2.1.2 concedere uno stroke al giocatore, se la chiamata del segnapunti ha interrotto un suo colpo vincente.
  • 11.2.1.3 concedere uno stroke all'avversario, se la chiamata del segnapunti ha interrotto, o prevenuto, una sua risposta vincente.
11.2.2 Quando il segnapunti non chiama "not up", "sotto" o "fuori" a seguito del colpo del giocatore, l'avversario può appellarsi, sia immediatamente che alla fine dello scambio. Se l'arbitro è certo che il colpo non fosse valido deve, senza attendere l'appello, fermare il gioco e concedere uno stroke all'avversario. In risposta all'appello l'arbitro dovrà:
  • 11.2.2.1 se decide che il colpo fosse valido, concedere uno stroke al giocatore.
  • 11.2.2.2 se è incerto, concedere un let.
11.3 Dopo aver giocato il servizio nessuno dei due giocatori può appellarsi per qualsiasi cosa capitata prima del servizio. Ad eccezione della Regola 14.3.

11.4 Quando chi ha perso lo scambio fa più di un appello, l'arbitro considera ogni appello.

11.5 Quando il giocatore si appella alla chiamata del segnapunti "fallo di piede", "not up", "sotto" o "fuori" per un servizio, ma lo stesso servizio finisce poi chiaramente fuori, o sotto, l'arbitro non considera valido il servizio.

11.6 Quando il giocatore si appella alla chiamata del segnapunti "not up", "sotto" o "fuori" per un colpo, e lo stesso colpo finisce poi chiaramente fuori, o sotto, l'arbitro non considera valido il colpo.

"E' importante notare che quando lo scambio è in corso, o quando si è il ricevitore in caso di servizio, ci si può appellare anche alla fine dello scambio. Questo è un buon vantaggio da sfruttare, soprattutto se l'esito dell'appello è quantomai incerto. E' meglio concludere lo scambio e vincere il punto, piuttosto che fermare il gioco, vedersi negato l'appello e ricevere un bel "no let". Nel caso che alla fine dello scambio si perda il punto, c'è sempre la possibilità di fare l'appello e magari di vedersi concesso un "let".

(pubblicato il 2 gennaio 2007)