venerdì 12 ottobre 2007

L'ALLENAMENTO DEL PARECIA

L’ANTEFATTO
Ho smesso di allenarmi nella primavera del 2005 e sebbene abbia finito la stagione giocando ancora qualche torneo non ho ottenuto dei grossi risultati. Le motivazioni nello sport giocano un ruolo fondamentale, quando si perdono, e si perdono di conseguenza anche gli obiettivi, non c’è molto da fare. In contemporanea all’allontanamento dallo squash agonistico mi sono avvicinato all’agonismo in bicicletta, più precisamente alla mountain-bike: il 2005 è stato un anno di apprendimento delle metodologie di allenamento, il 2006 è stato un anno di costruzione fisica e il 2007 l’anno del consolidamento, e, sebbene abbia perso qualche mese per un intervento alla spalla, ho raccolto dei buoni risultati raggiungendo quasi tutti gli obiettivi che mi ero prefissato.



IL FATTO
Ovviamente non ho perso di vista lo squash, ho continuato ad insegnare e ho attivato questo blog. Per ritrovare le motivazioni giuste per riprendere l’attività agonistica però avevo bisogno di novità: cambiare dopo molti anni sponsor tecnico passando alla Prince è stata la prima grande novità. La seconda grande novità è stata la proposta di prendere parte ai campionati italiani a squadre FIGS. Ho pensato che sarebbe stato bello riprendere ben prima di quell’evento partecipando a qualche torneo di categoria “A”, come ai vecchi tempi. Ecco quindi tutto di colpo motivazioni e obiettivi.

IL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO
I miei primi obiettivi erano quelli di recuperare la mobilità articolare dei piedi e delle caviglie; di recuperare la coordinazione dei movimenti avanti, indietro e laterali; di aumentare la forza nelle gambe che permette i cambi di direzione in campo; di recuperare un po’ di velocità. D’altro canto 20.000 km in bicicletta hanno cambiato la mia struttura muscolare, anche se posso dire di aver aumentato la resistenza, il recupero allo sforzo e di aver perso qualche chilo.

Nelle prime settimane ho dedicato 1 o al massimo 2 giorni alla settimana agli allenamenti, anche perché ho continuato la stagione della mountain bike fino alla fine. Nel giorno singolo ho fatto esclusivamente allenamento fisico accompagnato da un po’ di tecnica individuale, nell’eventuale secondo giorno ho fatto, quando possibile, una partita, se non era possibile giocare la partita, ho fatto allenamento fisico accompagnato da tecnica individuale.

LA SETTIMANA ZERO
(27 agosto – 2 settembre)

unico allenamento
  • tecnica individuale, 40 minuti
  • game, 5 minuti
“Erano secoli che non facevo pratica, tuttavia non ho mai smesso di fare lezioni e il colpo è ancora naturale. Non sono partito da zero, ma si vede che non sono più abituato a stringere la racchetta e a tirare forte la pallina. Il giorno dopo all’allenamento ho avuto male al palmo della mano…”

LA PRIMA SETTIMANA
(3 – 9 settembre)

unico allenamento
  • preatletica: 3 serie da 10 secondi di skip a ginocchia alte, 3 serie da 10 secondi di corsa scalciata dietro, 3 serie da 10 secondi di salti a doppio impulso
  • court sprint: 5 serie da 20 scatti con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • ghosting: 9 serie da 10 movimenti (angoli davanti, laterali al box di servizio, angoli dietro) con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • tecnica individuale: 30 minuti
“I ghosting mi hanno rotto le gambe. Pensavo peggio, ma passate le fatidiche 24 ore le gambe sono diventate dure come la pietra. Ho fatto 3 uscite in bicicletta prima di poterle ancora piegare in maniera umana.”

LA SECONDA SETTIMANA
(10 – 16 settembre)

primo allenamento
  • preatletica: 3 serie da 15 secondi di skip a ginocchia alte, 3 serie da 15 secondi di corsa scalciata dietro, 3 serie da 15 secondi di salti a doppio impulso
  • court sprint: 5 serie da 20 scatti con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • ghosting: 12 serie da 10 movimenti (angoli davanti, laterali al box di servizio, angoli dietro) con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • tecnica individuale: 30 minuti
secondo allenamento
  • 2 game con Simone Rocca (20 minuti circa)
  • 1 game con Peter Nicol (10 minuti circa)
“Nei miei primi game dall'anno non vedevo la pallina durante gli scambi. D’altro canto ho esordito con uno dei migliori giocatori italiani e con il campionissimo inglese, quindi sono un po’ scusato. Dopo 36 ore sono ancora paralizzato alle gambe, quanto è duro lo squash?”

LA TERZA SETTIMANA
(17 – 23 settembre)

primo allenamento
  • preatletica: 3 serie da 10 secondi di skip a ginocchia alte con una gamba, 3 serie da 10 secondi di corsa scalciata dietro con una gamba, 3 serie da 10 secondi di salti a doppio impulso
  • court sprint: 6 serie da 20 scatti con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • ghosting: 12 serie da 12 movimenti (quattro angoli) con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • tecnica individuale: 30 minuti
secondo allenamento
  • preatletica: 3 serie da 15 secondi di skip a ginocchia alte, 3 serie da 15 secondi di corsa scalciata dietro, 3 serie da 15 secondi di salti a doppio impulso
  • court sprint: 10 serie da 20 scatti con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • tecnica individuale: 15 minuti
“Le due settimane di allenamenti nelle gambe si fanno sentire in maniera positiva. Nei court sprint sono ancora una bomba, 52-53 secondi per fare 20 tocchi e il cuore sempre sotto controllo..”

LA QUARTA SETTIMANA
(24 – 30 settembre)

primo allenamento
  • preatletica: 3 serie da 15 secondi di skip a ginocchia alte con una gamba, 3 serie da 15 secondi di corsa scalciata dietro con una gamba, 3 serie da 15 secondi di salti a doppio impulso
  • court sprint: 7 serie da 20 scatti con 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • ghosting: 12 serie da 12 movimenti (angoli davanti, angoli dietro e linea di servizio) con al massimo 1 minuto di recupero tra una serie e l’altra
  • tecnica individuale: 30 minuti
secondo allenamento
  • tecnica individuale: 40 minuti