giovedì 17 marzo 2011

Appendice 1 del regolamento: G14


Appendice n.1 - G14
Perdita di sangue, malore, impedimento fisico o infortunio

1 - Quando il giocatore ha un’evidente perdita di sangue, l’arbitro dovrà ordinare al giocatore di lasciare immediatamente il campo. L’arbitro non permetterà la ripresa del gioco fino a quando la perdita di sangue sia ancora visibile. L’arbitro permetterà un periodo di tempo per riprendersi come specificato nella Regola 16.1. Il giocatore che non riesce a fermare la perdita di sangue entro il lasso del tempo che l’arbitro gli concede dovrà concedere un gioco per avvalersi di un ulteriore periodo di 90 secondi e poi riprendere il gioco senza perdita di sangue, oppure concedere l’incontro. Quando il giocatore ha bisogno di cure mediche, chi cura deve indossare guanti e bisogna assicurarsi che si sia lavato bene le mani.

Inoltre, se c'è stato contatto tra i giocatori, l'area interessata dal contatto dovrà essere lavata e pulita con cura. Il campo deve essere pulito da ogni traccia si sangue. Se il vestiario del giocatore si è macchiato di sangue dopo un infortunio, il giocatore dovrà cambiare tali indumenti prima di riprendere il gioco.

Se la perdita di sangue ricomincia dopo che è gia stato concesso un periodo tempo per curarsi, l’arbitro non dovrà concedere più tempo, eccetto il caso che il giocatore concede il gioco in corso per avvalersi dell’intervallo fra giochi per curarsi.

2 - Un giocatore colpito da malore o da altro impedimento fisico in campo può scegliere, tranne nei casi di perdita di sangue visibile, di concludere il gioco in corso, di concedere il gioco, oppure di concedere l’incontro.

Un giocatore che non vuole concedere l’incontro, ma a cui occorre una pausa per riprendersi, oppure ha bisogno di lasciare il campo, dovrà concedere il gioco. Dopo aver informato l’arbitro, il giocatore dovrà utilizzare l’intervallo di tempo di 90 secondi per riprendersi e poi ricominciare il gioco, o in alternativa concedere l’incontro. Il giocatore può concedere un solo gioco.

Se un giocatore vomita o rende, in qualsiasi modo, le condizioni del campo tali da non permettere la continuazione del gioco, l’arbitro dovrà assegnare l’incontro all’avversario, indipendentemente dal fatto che il giocatore indisposto sia in grado o no di riprendere il gioco (Regola 17). La decisione dell’arbitro relativamente alle condizioni del campo è finale.

Se invece vi sono sintomi di stanchezza, infortuni dichiarati ma non riconosciuti come tali dall’arbitro, oppure vi erano indisposizioni precedenti, l’arbitro non dovrà concedere al giocatore la pausa per riprendersi (tranne che l’arbitro concederà al giocatore interessato la possibilità di concedere un solo gioco e beneficiare così dell’intervallo di 90 secondi). In questa categoria rientrano anche casi come: crampi, sia di natura addominale, sia muscolare, nausea effettiva o imminente, difficoltà respiratorie, compresi i sintomi d’asma.

3 - Se un giocatore subisce un infortunio, l’arbitro, dopo aver verificato che l’infortunio sia reale, dovrà informare i giocatori delle disposizioni delle Regole, avvisare i giocatori della categoria dell’infortunio e scoprire le intenzioni dei giocatori riguardo alla ripresa del gioco.

Nel caso in cui un giocatore subisca un infortunio che lui stesso si procura, cioè un infortunio a cui chiaramente non ha partecipato l’avversario come descritto nella Regola 16.3.1.1, l’arbitro dovrà concedere il periodo di tempo previsto dalla Regola 16.3.3.1. Tale infortunio potrebbe essere il risultato di un colpo, specialmente alla faccia o alla testa, dopo che il giocatore si è scontrato con il pavimento o la parete, o un possibile strappo o distorsione che causa lo stop immediato del giocatore.

Sarà responsabilità del giocatore infortunato rientrare in campo quando l’arbitro chiama “Tempo”, per poter riprendere il gioco oppure richiedere, se necessario, un prolungamento della pausa concessagli se la ferita sta ancora sanguinando. Nel caso in cui il giocatore non sia presente alla chiamata di “Tempo”, l’arbitro dovrà assegnare l’incontro all’avversario.

Il giocatore dovrà prendere la decisione di ricominciare il gioco. Il compito dell’arbitro sarà quello di decidere se esiste l’infortunio, applicare e controllare gli intervalli di tempo e applicare le disposizioni previste in caso di scadenza del tempo totale concesso per riprendersi.