Esercizio 2 dello speciale "migliora il tuo squash in una stagione"
Dopo aver visto il diritto oggi è il turno del classico esercizio di tecnica individuale per il rovescio. Anche questa volta si tratta dell’esercizio ideale per migliorare il proprio swing e il controllo di palla.
IL POSIZIONAMENTO INIZIALE IN CAMPO
Ci si posiziona appena dietro il box di servizio dal lato del rovescio. La posizione ottimale prevede che non si entri mai, o quasi mai, con i piedi nel “corridoio” del box di servizio.
posizionamento in campo
IL MOVIMENTO IN CAMPO
Il movimento in campo è praticamente nullo, solo i piccoli passi necessari per sistemarsi in maniera ottimale prima di colpire la pallina.
LA TECNICA DI ESECUZIONE DEI COLPI
Ancora una volta, come già era successo per il diritto, bisogna prendere come riferimento il muro laterale. Il giocatore si deve voltare con le spalle parallele al muro stesso. Se siete destri occorre portare in avanti la gamba destra nel momento in cui si colpisce la pallina. Le spalle e il bacino sono leggermente ruotati verso il vetro di fondocampo.
Il gomito è molto vicino alla pancia, e l’avambraccio è disteso lateralmente ruotato verso il basso. Il polso è fermo, rigido e diritto. In questa posizione ci si ritrova praticamente con l’avambraccio parallelo al pavimento e parallelo al muro laterale con la testa della racchetta rivolta verso l’altro.
L’avambraccio fa una rotazione di quasi 180 gradi. Da disteso internamente vicino alla pancia si deve muovere fino ad arrivare ad essere disteso lateralmente. Con questa rotazione la testa della racchetta fa lo stesso tragitto di 180 gradi. Nel punto di impatto, ossia quando la pallina è esattamente tra noi e il muro laterale, la racchetta deve essere perfettamente perpendicolare al muro laterale con la faccia leggermente rivolta verso l’alto.
Le spalle e il busto agevolano la rotazione dell’avambraccio, ma il loro movimento è minimo. Una rotazione troppo ampia, se non si riesce a controllare, diminuisce il controllo della racchetta e quindi l’impatto con la pallina.
Il gomito è molto vicino alla pancia, e l’avambraccio è disteso lateralmente ruotato verso il basso. Il polso è fermo, rigido e diritto. In questa posizione ci si ritrova praticamente con l’avambraccio parallelo al pavimento e parallelo al muro laterale con la testa della racchetta rivolta verso l’altro.
L’avambraccio fa una rotazione di quasi 180 gradi. Da disteso internamente vicino alla pancia si deve muovere fino ad arrivare ad essere disteso lateralmente. Con questa rotazione la testa della racchetta fa lo stesso tragitto di 180 gradi. Nel punto di impatto, ossia quando la pallina è esattamente tra noi e il muro laterale, la racchetta deve essere perfettamente perpendicolare al muro laterale con la faccia leggermente rivolta verso l’alto.
Le spalle e il busto agevolano la rotazione dell’avambraccio, ma il loro movimento è minimo. Una rotazione troppo ampia, se non si riesce a controllare, diminuisce il controllo della racchetta e quindi l’impatto con la pallina.
apertura di rovescio
il momento dell'impatto
la chiusura del rovescio
L’OBIETTIVO DEI COLPI
L’obiettivo dell’esercizio è la continuità dei colpi, senza errori. La pallina deve colpire il muro frontale ad una altezza appena superiore alla riga del servizio e deve rimbalzare all’interno, o appena oltre il box di servizio. Non occorre tirare forte, ma occorre controllare il proprio movimento in modo che la pallina rimbalzi a terra senza che colpisca il muro laterale durante la sua traiettoria.